Vi sarà sicuramente capitato di leggere la sigla BPA su alcuni prodotti e accessori che utilizzate ogni giorno, ma non ne avete ben chiaro il significato, in questo articolo cercheremo di spiegarlo, specificando anche cosa significa BPA-free.

Il BPA è il bisfenolo, una sostanza chimica che viene usata soprattutto in associazione con altre sostanze chimiche per la produzione di resine e plastiche.


Viene usato, per esempio, nel policarbonato, una tipologia di plastica dura, trasparente e di elevata qualità, impiegata per la produzione di recipienti per uso alimentare come bottiglie, biberon, stoviglie di plastiche e contenitori per conservare gli alimenti.

Il BPA può anche migrare in piccole quantità nei cibi e nelle bevande che vengono conservate tramite contenitori che lo contengono.


Il BPA è nocivo per la salute?


Lo scorso anno l'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, si era già espressa in merito alla pericolosità del bisfenolo A rassicurando i consumatori. Secondo gli esperti, infatti, agli attuali livelli di esposizione della popolazione (compresi i neonati, gli adolescentile e le donne in gravidanza), non c'è alcun pericolo per la salute, perché l’esposizione attraverso la dieta e l’insieme delle altre fonti (polvere, cosmetici e carta termica) è nettamente al di sotto del livello di sicurezza, la cosiddetta "dose giornaliera tollerabile".

Benché i nuovi dati e i nuovi metodi di rilevazione abbiano portato gli esperti dell’Efsa a ridurre considerevolmente il livello di sicurezza del bisfenolo A da 50 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno a 4 microgrammi, le stime più elevate dell’esposizione aggregata (alimentazione più altre fonti) sono da 3 a 5 volte inferiori alla nuova dose giornaliera tollerabile.